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L’arte dell’Origami diventa un Micro Robot

Micro-robot, delle dimensioni di un centimetro, caratterizzati da velocità e agilità, in grado di piegarsi anche di 90° e più!

Lo studio, realizzato da Evgueni Filipov dell’Università del Michigan, cui hanno partecipato anche Kenn Oldham, docente di ingegneria meccanica all’Università di California, il PhD Student Yi Zhu e l’assistente di ricerca Mayur Birla, e sostenuto dalla Defense Advanced Research Projects Agency, trae ispirazione dall’arte dell’Origami.

Proprio come l’antica arte giapponese di ripiegare la carta, il micro-robot riesce a piegarsi, eseguendo pieghe più o meno ampie, anche per 80 volte in un solo secondo.

Esistono già dei micro-robot, basati su funzionalità simili: questi pre-esistenti però, necessitano di uno stimolo esterno per muoversi e piegarsi. Ed è proprio qui che l’Origami MicRobots innovano: utilizzano uno strato d’oro e uno di polimeri che fungono in qualche modo da “attuatori di bordo”. Senza nessuno stimolo esterno, né un controllo via cavo riesce ad attivare il movimento (e la piegatura) per mezzo del calore. La corrente passa attraverso lo stato d’oro, innalzando la temperatura, surriscaldando il sistema sino a che il Robot si piega e ripiega.

Questo consente ai MicRobot di funzionare in modo elastico e plastico, muovendosi agilmente e riuscendo poi a recuperare la loro forma originale.

Sembra vetro, ma è legno trasparente!

Legno trasparente

Siamo pronti ad entrare in edifici in legno trasparente? Un materiale innovativo, resistente e termico, capace di far passare la luce. Si chiama Transparent Wood e arriva dall’Università del Maryland: Liangbing Hu, direttore del Centro per l’innovazione dei materiali, evidenzia le proprietà del legno trasparente anche in tema di efficientamento energetico ed edilizia.

Il legno è infatti un materiale ottimale per il settore edile. Ha però, al lato pratico, anche degli aspetti negativi non trascurabili: con il passare del tempo, può marcire a causa degli agenti atmosferici, può essere consumato dalle termiti e non fa passare luce.

Dal superamento di tali sfide, ne è nato un materiale innovativo, resistente, che isola dal calore e ripara dai raggi UV, lasciando però oltrepassare la luce. Ora commercializzato da InventWood, è un materiale trasparente ma opacizzato: entra la luce, ma non minaccia la privacy!

Mediante un processo rivoluzionario che prevede lo sbiancamento e il portare ad ebollizione il legno, si procede a rimuovere tutte le sostanze chimiche di colore marrone presenti nel legno: la lignina.

Occorrono circa 10 minuti per produrre un pezzo sottile, 24 ore per un tronco.

Il risultato di questa prima fase del processo è un legno trasparente. Essendo però privo di lignina, considerata una “colla naturale” ha una consistenza, per così dire, “croccante”. Per renderlo dunque poi anche resistente e indistruttibile, si procede mettendolo sottovuoto e soffocandolo con resina epossidica trasparente, ben assorbita dalle venature del legno che dunque rimangono ben disegnate sul Transparent Wood.

La resina epossidica è un materiale prodotto in laboratorio, non altamente eco-friendly, ma sono in corso studi per la realizzazione di una resina epossidica derivante da plastiche riciclabili.

Insomma, sostenibilità e innovazione. Siamo pronti ad entrare in edifici in legno trasparente?

theBreath®: per purificare l’aria basta un tessuto

Combattere l’inquinamento atmosferico e domestico con un tessuto: ecco ciò che è in grado di fare theBreath®, il materiale sviluppato dalla startup italiana Anemotech. La società milanese, nata nel 2014, pone come obiettivo la realizzazione di tecnologie atte a migliorare la qualità della vita: theBreath®, materiale che assorbe e sgretola particelle nocive presenti nell’aria, rappresenta alla perfezione la mission aziendale.

Alla base del brevetto un progetto, realizzato in tre anni di ricerca e coadiuvato dall’Università Politecnica delle Marche, che ha portato allo sviluppo di un tessuto fortemente innovativo, in grado di sottrarre gli inquinanti presenti nell’aria. Il processo è attivato dalla combinazione delle proprietà dello strato esterno, antibatterico, con quello interiore, dotato di cartuccia carbonica: le nano molecole situate nella parte interna rappresentano il motore della tecnologia, la componente chiave in grado di depurare l’aria in circolo.

theBreath® funziona passivamente: non è necessario sia alimentato da fonti di energia, ma sfrutta il moto naturale dell’aria, il movimento generato da fonti di riscaldamento o raffreddamento presenti normalmente negli spazi interni.

Il tessuto si caratterizza come traspirante, antibatterico e antiodore e trova applicazione in svariati settori, dall’automotive alla puericultura passando dalla moda. Le peculiarità del materiale ne permettono l’impiego attraverso tele, cartellonistica e pannelli non soltanto in spazi chiusi, ma anche all’aperto: ai progetto d’uso in uffici aziendali e spazi pubblici, come nella scuola Vittorino da Feltre di Piacenza, si affiancano quindi sperimentazioni outdoor, lungo spazi cittadini o arterie autostradali, quali le pensiline per autobus installate a Reggio Emilia o le affissioni pubblicitarie collocate in diverse città europee.

Tessuti leggeri e soffici come il marmo

Fili Pari

Se considerate il marmo quel materiale che per eccellenza evoca sensazioni di freddo, solidità e gravezza, Fili Pari, la realtà fondata da Alice Zantedeschi e Francesca Pievani, potrebbe scalfire le vostre convinzioni facendovi ricredere. Il marchio fondato nel 2014 dalle due imprenditrici con l’obiettivo di sviluppare e promuovere l’utilizzo di componenti tessili all’avanguardia ha reso il marmo soffice, leggero e indossabile.

Il progetto ha origine quando le due co-fondatrici sono ancora studentesse del corso in Design per il Sistema Moda presso il Politecnico di Milano: il primo brevetto di materiale tessile derivato dal marmo è frutto della ricerca per la loro tesi di laurea magistrale; il secondo brevetto invece ha origine dal graduale perfezionamento del prodotto, negli anni successivi. Oggi Fili Pari è da annoverare tra le strat up innovative ospitate da PoliHub, incubatore del Politecnico di Milano.

In collaborazione con Limonta S.p.A., storica azienda tessile del lecchese, Fili Pari utilizza polvere di marmo proveniente dagli scarti industriali dei produttori italiani per generare un microfilm impermeabile, traspirante, resistente all’abrasione e antivento che genera uno filato tecnico ad alte prestazioni.

Il microfilm innovativo può essere integrato come strato esterno a qualsiasi tipo di tessuto: Fili Pari realizza gonne e capispalla abbinandolo a membrane interne in cotone. Nero Ebano, Rosso Verona, Giallo Mori: il colore è determinato dal tipo di pietra utilizzata. Per effetto del carbonato di calcio, il materiale roccioso utilizzato rende il tessuto soffice e morbido, generando quelle sensazioni tattili che mai ci potremmo aspettare dal marmo.

Un progetto innovativo che non solo vuole rendere omaggio al Made in Italy impiegando un prodotto naturale del nostro territorio, ma fa anche dell’economia circolare un valore di riferimento: i materiali di scarto dell’industria della pietra con Fili Pari non diventano un problema da smaltire, ma tessuti di qualità ricercati e sostenibili, impiegabili in settori che coinvolgono l’innovazione nel fashion e nell’automotive.

Dall’UK arriva l’idrorepellenza con i nanomateriali: più green ed economica

Promethean Particles è un produttore di nanomateriali che ha aderito ad un consorzio di imprese per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, nell’ambito del progetto REPETEX, finanziato dal Regno Unito. Oltre a Promethean Particles, sono quattro gli altri partner coinvolti: North West Textile Network, Manchester Manufacturing Group, Mexar (un produttore di inchiostri specializzato in tecnologie a getto d’inchiostro a base d’acqua), e The Welding Institute.

Tessuti idrorepellenti che fossero sicuri e sostenibili: certo, perché al momento il livello massimo di idrorepellenza è ottenuto mediante l’utilizzo di sostanze chimiche altamente fluorurate.

Per raggiungere l’obiettivo, Promethean sta sviluppando nanoparticelle di silice funzionalizzato, incorporabili in un inchiostro a base d’acqua e quindi stampabili su tessuti. Proprietà superidrofobiche, manipolando la rugosità superficiale naturale delle fibre in microstruttura tessile: grazie a questa manipolazione, le potenzialità di idrorepellenza sono così riscontrabili a livello di nanoscala, senza l’utilizzo dell’acido perfluoroottansolfonico.

Il trattamento alternativo è risultato essere duraturo, ad elevate prestazioni e riproducibile su larga scala, quindi, anche economico: al momento viene utilizzato per cotone, poliestere e cotone-poliestere, ma si prevede verrà adattato in futuro per una gamma più ampia di tessuti.

BioCrystal ®: tecnologia per tessuti antistress

Vincitrice del premio 20 Plus 20 – Annual List nell’edizione 2019-2020, ovvero il riconoscimento che mira ad evidenziare iniziative innovative nel settore manifatturiero del mobile ed assegnato da Interzum Guangzhou, consiste in una miscela di cristalli che vengono selezionati, miscelati, frantumati sino a renderli applicabile ai tessuti sia per l’arredamento che per l’uso quotidiano.

In una società quale quella attuale, sempre più frenetica e in movimento e dunque sempre più stressata, tale innovazione è destinata a divenire un preziosissimo sollievo.

100% naturale, altamente efficiente e prodotta in UE, è stata scientificamente testata: l’inserimento di Biocrystal ® nei tessuti da letto ha evidenziato un bilanciamento dei valori di alcuni parametri psicologici quali la frequenza cardiaca, il ritmo della respirazione, la sua profondità, la variazione della temperatura, l’attività muscolare, la conduzione della pelle, ecc. Tutti indicatori della presenza di stress.

E non solo: pare che tra i vantaggi di questa tecnologia rientrino anche una ridotta sensazione di affaticamento, il miglioramento del flusso di energia corporea, un sonno più profondo e calmo.

Good Sustainable Mood: dalla fibra di latte le t-shirt sostenibili

Fibra di latte Good Sustainable Mood

L’idea è dell’imprenditrice Elena Prestigiovanni di Parma: usare la fibra di latte per realizzare capi di abbigliamento dal basso impatto ambientale. Proporre un modello fashion ecosostenibile: questa la filosofia, e l’etica, di Good Sustainable Mood, start up italiana che ha lanciato il suo e-commerce lo scorso 22 aprile, proprio in concomitanza con l’Earth Day.

Il brand, nato nel 2019 e recentemente entrato a far parte dell’hub innovativo Le Village di Crédit Agricole, crede fermamente nella ricerca innovativa e punta sull’impiego di materiali il più possibile sostenibili, basandosi sul concetto di economia circolare. Un’ottimizzazione dei processi ricercata non soltanto attraverso la scelta di tessuti a impatto zero, ma anche applicando la logica slow fashion e il principio della sufficienza: viene prodotto solo quanto necessario con un sistema di preordinazioni che coinvolge in ogni fase il cliente.

Il filato di latte impiegato nelle t-shirt di Good Sustainable Mood viene derivato da materiali di scarto della filiera alimentare con un processo brevettato a Brescia negli anni trenta. La fibra di latte dà origine a un tessuto leggero, luminoso e morbido in grado di stimolare la circolazione del sangue e idratare la pelle attraverso le proteine casearie.

Fibra di latte, Kapok e Pima Peruviano

Oltre alle fibre di latte Good Sustainable Mood, che ha ottenuto la certificazione GOTS Global Organic Textile Standard, realizza tessuti con kapok e cotone organico Pima, trattati esclusivamente con tinte certificate prive di petrolati. I valori di sostenibilità e innovazione rappresentano il fulcro di ogni scelta aziendale, dalla selezione dei componenti tessili di qualità a basso impatto ambientale alla gestione di una produzione ideata per evitare sprechi passando dal packaging realizzato con carta certificata FSC e inchiostri vegetali.

Da Napapijri la giacca 100% riciclabile

Da Napapijri arriva la prima giacca 100% sostenibile e circolare. Certificata Cradle to Cradle ™, la certificazione riconosciuta a livello globale, che attesta salute e sicurezza dei materiali, riutilizzo dei materiali, gestione delle energie rinnovabili e del carbonio, gestione delle risorse idriche ed equità sociale, mira al cambiamento del ruolo della moda per il nostro pianeta.

Conservazione e circolarità sono le parole chiave da cui la Napapijri Circular Series ha preso origine, frutto di 3 anni di sviluppo e test.

Si tratta di un tessuto unico, completamente monomateriale con finiture in Nylon 6 (Poliammide 6) e tessuto in Nylon rigenerato ECONYL, un filato ricavato dalla reti da pesca ed altro materiale di scarto.

La giacca riciclabile è l’esito di un progetto partito da un’approfondita fase di valutazione dei processi e della generale catena di fornitura, che attraverso condivisione di conoscenze, ottimizzazioni e sviluppo congiunto, ha consentito di ottenere risultati senza precedenti sia in termini di circolarità che di tempistiche di implementazione. Rientra inoltre in un programma di ritiro che permette ai clienti di restituirla a Napapiriji dopo due anni dall’acquisto, consentendole di ritrasformarla in nuovo tessuto grazie al sistema di rigenerazione ECONYL.

L’intento, stando alle dichiarazioni dell’Azienda, è quello di creare un’intera famiglia di prodotti circolari per le prossime stagioni.

Napapiriji, è membro della famiglia dei marchi VF: una famiglia non nuova per attenzione alla sostenibilità, che già da alcuni anni persegue la direzione della riduzione e graduale eliminazione delle pellicce di animali, oltre che di riduzione dell’impatto ambientale, combinando design e innovazione

I tessuti innovativi di Taiana

La Tessitura Taiana Virgilio è un’azienda storica di Olgiate Comasco, attiva in provincia di Como da oltre 80 anni, che mette al centro della propria produzione la ricerca e la sostenibilità.

È attraverso Kinetech® LAB che la società dagli anni Ottanta sperimenta l’utilizzo di nuove tecnologie e lo sviluppo di prodotti innovativi, focalizzandosi in particolare sui filati per lo sport. Negli anni sono stati realizzati tessuti dalle peculiarità avanguardistiche: la ricerca e l’impiego di recenti tecniche hanno condotto l’azienda alla realizzazione di tessuti profumati o in grado di interagire con la microcircolazione cutanea o, ancora, ad asciugatura rapida per effetto della stampa in grafene.

Recentemente l’azienda ha presentato FYC, tessuto elasticizzato antivirus traspirante e idrofobico utilizzabile sia per dispositivi di protezione ad uso civile che per capi di abbigliamento e beachwear. La combinazione di lavorazione e finezza del tessuto da una parte e di impiego di filo d’argento e trattamento medicale dall’altra permettono al filato di attivare la funzione antibatterica e virale, efficacie persino contro il COVID-19.

Anche il rispetto per l’ambiente è da sempre un valore cardine per l’azienda, ne è esempio il progetto Relyfe Green Attutide, nato con la finalità di sostituire materiali tradizionali con prodotti ecosostenibili quali il poliammide derivata da olio di ricino del tessuto “Stream” e il poliestere riciclato di “Yoga”, “Golfo” e “Laguna”.

Sottotuta biometrica: monitoraggi ad altissima velocità

Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento SPA (unica test house in Italia accreditata da FIA – Federation Internationale de l’automobile per le omologazioni dell’abbigliamento da racing) ha recentemente omologato la prima maglia da racing in grado di analizzare simultaneamente il battito cardiaco e il ritmo respiratorio, dando la possibilità di monitorare e identificare in tempo reale eventuali alterazioni, stati di stress o affaticamento.

Si chiama VISM (Vital Signs Monitor) ed è una sottotuta da racing nata dalla collaborazione tra OMP Racing e Marelli.

Contro le innovazioni analizzate in precedenti articoli (qui e qui) finalizzate a una migliore qualità della vita, evidenziamo questa volta tre principali e più specifici obiettivi che consente di raggiungere, ovvero

  • Sicurezza del pilota,
  • Raccolta dati per l’allenamento,
  • Monitoraggio della performance.

Equipaggiata con sensori Sensitex ® per la registrazione e la raccolta dei dati, è in grado in tempo reale di elaborare un elettrocardiogramma e di misurare la dilatazione toracica.

Rappresenta un grande passo verso il futuro per il settore motorsport, consentendo di verificare per tutto il tempo della gara tutti i parametri vitali che ne caratterizzano ogni sua fase.