Sempre più frequentemente, un settore tradizionale come il tessile, va via via caratterizzandosi per elevati livelli di innovazione. Ne abbiamo parlato spesso, in numerosi articoli, più o meno recenti, che hanno trattato il tema dell’innovazione nel tessile, finalizzata all’ottenimento di livelli maggiori di sostenibilità o di tracciabilità.

E se riuscissimo con un tessuto a proteggere la nostra privacy? Se riuscissimo indossando un maglione a creare uno scudo protettivo a tutela della nostra immagine? Siamo costantemente spiati, seguiti, inquadrati, spesso senza aver dato alcun consenso, circondati ovunque da telecamere di riconoscimento facciale. È a questa attuale criticità che cerca di dare risposta la collezione Manifesto di Cap_able.

Un’idea nata nel 2019 a New York dall’incontro tra la fondatrice e attuale CEO Rachele Didero e un ingegnere della Berkley University in California, conversando sulle implicazioni di privacy dei sistemi di riconoscimento biometrico basati su Intelligenza Artificiale. Questo il calcio d’inizio che ha portato nel 2021 ad un tessuto oggetto di brevetto, insieme al Politecnico di Milano, dove Rachele Didero stava svolgendo un Dottorato di Ricerca, seguita dal Professor Giovanni Maria Conti e dalla Professoressa Martina Motta.

Ma è poi successivamente, dall’incontro con Federica Busani – ora Business Developer e co-founder – che il Progetto di creare uno scudo contro il riconoscimento biometrico è diventata una vera e propria idea di business.

L’obiettivo è quello appunto di tutelare la privacy e i dati biometrici, nel tentativo di andare a ostacolare l’utilizzo improprio delle telecamere di riconoscimento facciale semplicemente ingannandole. Si chiamano “Adversarial Patches” e sono delle immagini basate su algoritmi che, trasposte su un tessuto direttamente nella texture (non stampate quindi), hanno la capacità di impedire la rilevazione della presenza di una persona. Come? Facendo credere al sistema delle FRT che si tratti di un animale, categorizzando dunque in modo non corretto il soggetto, che verrà inquadrato erroneamente.

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Attenzione particolare ai materiali: si tratta infatti di un tessuto made in Italy e privo di sostanze chimiche.

La collezione che ne deriva è attualmente oggetto di una campagna su Kickstarter, in attesa del lancio sul mercato: disponibilità (limitata) anche per un pre-order che consentirà di ricevere i primi capi da dicembre 2022.

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