Combattere l’inquinamento atmosferico e domestico con un tessuto: ecco ciò che è in grado di fare theBreath®, il materiale sviluppato dalla startup italiana Anemotech. La società milanese, nata nel 2014, pone come obiettivo la realizzazione di tecnologie atte a migliorare la qualità della vita: theBreath®, materiale che assorbe e sgretola particelle nocive presenti nell’aria, rappresenta alla perfezione la mission aziendale.

Alla base del brevetto un progetto, realizzato in tre anni di ricerca e coadiuvato dall’Università Politecnica delle Marche, che ha portato allo sviluppo di un tessuto fortemente innovativo, in grado di sottrarre gli inquinanti presenti nell’aria. Il processo è attivato dalla combinazione delle proprietà dello strato esterno, antibatterico, con quello interiore, dotato di cartuccia carbonica: le nano molecole situate nella parte interna rappresentano il motore della tecnologia, la componente chiave in grado di depurare l’aria in circolo.

theBreath® funziona passivamente: non è necessario sia alimentato da fonti di energia, ma sfrutta il moto naturale dell’aria, il movimento generato da fonti di riscaldamento o raffreddamento presenti normalmente negli spazi interni.

Il tessuto si caratterizza come traspirante, antibatterico e antiodore e trova applicazione in svariati settori, dall’automotive alla puericultura passando dalla moda. Le peculiarità del materiale ne permettono l’impiego attraverso tele, cartellonistica e pannelli non soltanto in spazi chiusi, ma anche all’aperto: ai progetto d’uso in uffici aziendali e spazi pubblici, come nella scuola Vittorino da Feltre di Piacenza, si affiancano quindi sperimentazioni outdoor, lungo spazi cittadini o arterie autostradali, quali le pensiline per autobus installate a Reggio Emilia o le affissioni pubblicitarie collocate in diverse città europee.

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