Avevamo scritto in un precedente articolo sul legno simile al vetro, ovvero reso trasparente. Quello di cui parleremo oggi, invece, è un legno che del legno ha molto poco.

Da una ricerca del MIT infatti, il legno viene artificialmente prodotto in laboratorio: si tratta di un tessuto vegetale e sintetico. Il team di ricerca, guidato da Velásquez-García, da tempo lavorava al raggiungimento dell’obiettivo.

Tutto è partito dalla zinnia, una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee: estraendo dalle sue foglie alcune cellule, i ricercatori sono riusciti a dimostrare la fattibilità del far crescere da esse delle strutture lignee.

“Le cellule vegetali sono simili a quelle staminali. Possono diventare qualsiasi cosa se vengono indotte a farlo”

Luis Fernando Velásquez-García, Microsystems Technology Laboratories, MIT

 

Come? Facendo crescere le cellule delle foglie in un mezzo liquido, in modo tale da consentire loro di metabolizzare le sostanze nutrienti e proliferare. Con l’aiuto di due ormoni vegetali, ovvero l’auxina e la citochinina, è stato possibile forzare lo sviluppo in una struttura rigida simile al legno: si tratta della lignina, polimero organico che conferisce al legno compattezza. Tutti i parametri che regolano lo sviluppo e la morfologia delle cellule, comprese le concentrazioni degli ormoni, il pH medio e la densità cellulare iniziale, vengono ottimizzati e implementati. Si tratta della prima dimostrazione proof of concept di materiale vegetale isolato, simile a un tessuto in vitro ottenuto mediante coltura cellulare mediata da gel.

Niente più suolo o energia solare, niente limitazioni dovute alla stagionalità, al clima, alla disponibilità delle risorse: certamente non andremo mai a sostituire gli alberi, ma i primi risultati identificano il legno artificiale, come una promettente valida alternativa possibile nel reperimento di materie prime sostenibili.

La produzione di questo biomateriale (a differenza, peraltro, di molti biomateriali di origine vegetale, considerati non sostenibili) aiuterebbe senza dubbio a muovere nella direzione di una maggiore sostenibilità e un minor utilizzo delle risorse naturali.

 

Per approfondire:

Ashley L.Beckwith, Jeffrey T.Borenstein, Luis F.Velásquez-García (2020) Tunable plant-based materials via in vitro cell culture using a Zinnia elegans model, Journal of Cleaner Production, Volume 288
DOI https://doi.org/10.1016/j.jclepro.2020.125571

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