Un filato tradizionale che si attesta a risorsa all’avanguardia: la coltura e filatura del lino ha radici antiche, ma la sua resistenza e l’estrema sostenibilità di produzione ne rendono l’impiego strategico tanto nel tessile quanto in altri settori merceologici.
Da alcuni anni il Lanificio e Canapificio Nazionale, storica società bergamasca fondata nel 1873, con il proprio Centro di Ricerca e Sviluppo Liniero, è concentrata sulle applicazioni della fibra di lino in settori extra tessili per valorizzarne il potenziale e dare risposte tangibili alle sfide green del nostro secolo.
Sempre sensibile all’etica ambientale, la società del Gruppo Marzotto, diventata anche Società Benefit dal 2021, ha confermato il proprio impegno a tutela del territorio dando vita al progetto LINCREDIBILE® e a un composto in lino e canapa ideale per le carrozzerie dei veicoli.
LINCREDIBILE® nasce in partnership con l’azienda bolognese Kuku International Packaging e vede la realizzazione di un imballaggio per il confezionamento alimentare in filati di lino, completamente biodegradabile e sostenibile. Un prodotto che ha visto la luce dopo tre anni di esperimenti e che, in armonia con il Green Deal europeo, può sostituire le reti di plastica attualmente impiegate per frutta, verdura e frutti di mare.
Prodotto green non solo per il contributo alla riduzione dell’inquinamento generato dalla diffusione massiva di microplastiche, ma anche perché la coltivazione del lino esige consumi ridotti di acqua, e non necessità di particolari agenti chimici nei processi di lavorazione.
Il Linificio e Canapificio Nazionale insieme a Fibertech Group, realtà di Varese specializzata nella realizzazione di filati high tech, si occupa inoltre della realizzazione di materiali altamente performanti compositi con lino e canapa, da impiegare nelle carrozzerie di auto, barche e aerei in sostituzione di quelle artificiali.
Rispetto al carbonio, le fibre naturali non solo apportano vantaggi in termini di sostenibilità e smaltimento, ma anche di performance per il minor peso e per la spiccata resistenza. Le Alfa Giulia ETCR della scuderia Romeo Ferraris sono state le prime a sperimentare l’impiego del filato realizzato in alcune componenti della carrozzeria durante la finale del campionato PURE ETCR lo scorso ottobre.
“L’utilizzo della fibra di canapa per alcune componenti della carrozzeria dimostra, da un lato, la nostra costante ricerca di miglioramenti e innovazioni per il progetto Giulia ETCR, dall’altro il desiderio di offrire un contributo concreto alla ecosostenibilità”
Michela Cerruti, Team Principal Romeo Ferraris