Emergenza e innovazione: compaiono in questo periodo numerosi progetti per ventilatori polmonari ricavati partendo da ambu (palloni per la rianimazione o palloni auto-espandibili).

Il primo progetto che si incotra in una rapida ricerca è quello realizzato dal MIT, basato su scheda elettronica arduino. Qui il link del progetto. Apparentemente uno dei più semplici, ma ad oggi non sono state ancora rilasciati tutti i codici in quanto non ultimata la fase di test.

In realtà indagando si trovano diversi progetti in rete, tra questi quelli di Gtech, Freebreathing, Tecnik, Rice University.

Molti i video trovati su youtube che mostrano prototipi, studi e sperimentazioni di kit o anche di ventilatori low cost.

Alcuni casi di sviluppo in India sembrano avere già risvolti legati alla proprietà intellettuali. Qui il link 

Tutti i progetti hanno due aspetti in comuni: low-cost e open source, ma approfondendo un minimo, quello di Freebreathing appare come uno dei più avanzati. I responsabili del progetto hanno avviato alcune sperimentazioni e attraverso la rete (anche in Lombardia sulla piattaforma Open Innovation) hanno diffuso aggiornamenti e richieste di collaborazione per completare il dispositivo e l’applicazione che lo gestitrà wireless.

Rimane aperta la questione di certificazioni, omologazioni e permessi per il loro utilizzo.

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