Un anno fa, nello stesso periodo, vi parlammo del progetto vincitore del JDA 2020: ecco che anche quest’anno abbiamo deciso di dedicare un piccolo spazio ai vincitori di questa nuova edizione.

James Dyson, designer e imprenditore britannico, fondatore dell’omonima azienda, ha premiato all’interno del concorso indetto dalla sua Fondazione, tre soluzioni innovative: la prima, selezionata tra tutti i finalisti nazionali per singolo Paese; la seconda, rientrante nella categoria dedicata alla sostenibilità; la terza – novità 2021 – dedicata al settore medicale.

Una buona percentuale di progetti in lizza proponeva soluzioni e migliorie per quest’ultimo mondo, sicuramente spinti ed incentivati anche dalla nuova attenzione dedicata oggi alla sfera sanitaria. Vincitore internazionale – sempre afferente a questo mondo – è il progetto HOPES, HOme eye Pressure E-skin Sensor, un dispositivo smart dedicato alla misurazione della pressione oculare, intuitivo ed indolore, adatto ad un utilizzo domiciliare. 

Vincitore per la categoria medical, è invece REACT, un intelligente dispositivo in silicone in grado di tamponare efficacemente una ferita da arma da taglio durante la fase di primo soccorso. 

Di potenziale utilizzo quotidiano ed universale, è invece PLASTIC SCANNER, vincitore per la categoria sostenibilità. Ideato da Jerry de Vos, product designer neerlandese, è un dispositivo elettronico portatile, economico ed open source, capace di classificare oltre il 75% della plastica più comune grazie al processo di spettroscopia. 

Ispirato ai sistemi di riflesso ad infrarosso utilizzati nei grandi impianti di smaltimento rifiuti nel nord Europa, PLASTIC SCANNER vuole essere un aiuto concreto nei Paesi a basso e medio reddito, dove è più difficile per mezzi e tecnologie, riciclare. Jerry, nello sviluppo del dispositivo presentato in concorso, ha intervistato riciclatori provenienti dall’India, dal Kenya, dall’Indonesia, assicurandosi dell’idoneità di utilizzo e progettazione rispetto all’utente finale. 

Il mio obiettivo era costruire un semplice dispositivo open source in grado di identificare i tipi più comuni di plastica. Aver vinto il James Dyson Award, aiuterà sicuramente ad accelerarne il processo di sviluppo lato elettronica e software.

Migliorando la sua qualità e rendendolo intuitivo da replicare, spero di consentire a chiunque di identificare correttamente la plastica, superando una delle barriere più complesse al riciclo

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