Argomento della settimana, riconducibile ad un precedente articolo in cui parlammo di quanto sempre crescente sia la domanda di Industria 4.0 nel mondo agricolo è, appunto, l’Agricoltura hi-tech: con un valore di 450 milioni di euro registrava nel 2019 un incremento pari al 22% sul 2018.

Questo dato fornito dall’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano dal titolo “Il digitale è servito: Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart” identificava come trainante il desiderio di rendere più sostenibili le proprie coltivazioni da un punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.

Tra le tecnologie utilizzate, risultava residuale (stando ai dati dell’Osservatorio del Politecnico) l’utilizzo di droni per le attività sul campo (pari al 5% delle tecnologie utilizzate dalle imprese agricole intervistate).

“Un potenziale decisamente non sfruttato, che ancora non gode della diffusione che meriterebbe e che potrebbe crescere intensamente se si fosse a conoscenza della moltitudine di possibilità che questa tecnologia è in grado di offrire.”

 

Queste le parole di Paolo Marras, General Manager di Aermatica3D. L’azienda, eccellenza comasca con sede a Colverde, è leader nello sviluppo di integrazioni tra droni e sensori ai fini della realizzazione di droni professionali per applicazioni industriali e di ricerca e soccorso.

Il loro utilizzo in agricoltura consente da un lato di configurarsi come scelta economica e sostenibile, e dall’altro lato di dimostrarsi estremamente efficaci per il supporto all’identificazione di eventuali malattie delle colture ed anche alla conseguente lotta biologica a tali malattie delle colture o a insetti dannosi.

Tra le attività possibili si annoverano la distribuzione di liquidi, di granulati, di polveri e di capsule ideale per tutti i tipi di scenario. Maggior potenziale ovviamente per quegli scenari caratterizzati da una conformazione e delle condizioni del terreno che rendono complessi trattamenti meccanizzati o manuali. Tutti questi compiti, per mezzo dell’utilizzo dei droni, possono essere svolti con molta semplicità e un altissimo livello di precisione.

Non trascurabile, la possibilità di effettuare rilievi multispettrali, termici e mappature: mediante sensori ottici integrati, i droni sono infatti utili per acquisire dati e generare mappe in grado di evidenziare per esempio stress idrici e scarsa fertilizzazione, per poter poi conseguentemente effettuare trattamenti differenziati.

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