Abbiamo parlato in più occasioni, qui su Osservatorio Innovazione, del connubio tra agricoltura e innovazione, ma oggi una menzione d’onore va fatta alla più grande azienda agricola verticale in Europa, situata nella vicinissima Cavenago di Brianza.

È possibile che abbiate già comprato dell’insalata – o del basilico – a marchio “Planet Farms” presso la grande distribuzione: ogni giorno dal loro stabilimento vengono infatti movimentate circa 30 mila confezioni di prodotti agricoli freschissimi, ricchi di gusto e come già accennato, coltivati in verticale. Vale la pena sottolineare fin da ora, che dalla loro raccolta all’imbustamento, passano solo 60 secondi.

Questo, grazie alla progettazione di ambienti incontaminati dedicati ad ogni specifica varietà di ortaggio. Non solo quindi un mix studiato di luce, calore e umidità ma anche una maniacale attenzione nella formulazione del substrato utilizzato, categoricamente privo di parassiti, microorganismi patogeni e sostanze chimiche, in un ambiente micro filtrato e ventilato. Anche l’acqua arriva porzionata direttamente all’apparato radicale della piantina, eventualmente arricchita con sali minerali.

Date queste premesse, si capisce il perché possa venire meno la necessità di lavare il prodotto, e di come l’intero processo possa risparmiare fino al 95% dell’acqua utilizzata dalle più tradizionali metodologie di coltura. È così che dal taglio al confezionamento, le tempistiche possono accorciarsi drasticamente, a vantaggio della freschezza del prodotto.

Nulla viene lasciato al caso, nemmeno la quantità di luce LED ad alta efficienza dedicata ad ogni germoglio. Questa riproduce sì il passare delle giornate come delle stagioni, ma viene modulata anche a seconda della fase di crescita della piantina. Ovviamente anche la raccolta dell’ortaggio verrà effettuata nel momento più adatto, garantendo un gusto autentico, nel pieno rispetto della salute ( e dell’ambiente ).

Luca Travaglini e Daniele Benatoff, titolari di Planet Farms

Tutta la filiera è stata minuziosamente studiata da un team multinazionale di agronomi, biologi, ingegneri, tecnologi, guidati da Luca Travaglini e Daniele Benatoff, titolari di Planet Farms. Loro, la visione inseguita nel voler restituire valore alla biodiversità, sviluppando un business “sostenibile quanto entusiasmante”.

Solo considerando l’innovazione come un mezzo per ottenere qualcosa di più grande, possiamo davvero fare succedere le cose ed essere parte del cambiamento…

Hanno lavorato per costruire la filiera verticale più tecnologicamente avanzata esistente, spinti dalla ricerca di un prodotto genuino e dal sapore autentico, coltivato però con il massimo rispetto per il Futuro. A parità di superficie, lo stabilimento produce 100 volte di più, vicino al consumatore finale, ottimizzando il consumo di acqua e abbattendo la problematica dello sfruttamento del suolo.

Il risultato è un prodotto sostenibile, sempre fresco, tracciato e garantito: tutto il ciclo produttivo è infatti controllato dall’occhio vigile di Gaia VF, un sofisticato sistema di intelligenza artificiale, che fa della trasparenza la sua forza.

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