Il riuso della plastica è ormai sempre più prioritario: una plastica di buona qualità e differenziabile, consente infatti di ottenere nuovi materiali, dalle molteplici vite.

Interessante a tal proposito, il Progetto GreenPallet, che ha preso avvio nel 2017, sviluppato da una nota azienda farmaceutica, la Bayer. L’intento era sostituire i pallet in legno, meno durevoli, con un materiale più resistente: quale scelta migliore della plastica utilizzata in ottica di sostenibilità ed economia circolare?

La prima versione di GreenPallet ha infatti consentito di ridurre l’impatto ambientale causato dall’elevato numero di materiale necessario e dall’elevato scarto: muffe, batteri, usura, scarsa resistenza agli urti e assente resistenza alla fiamma, sono solo alcuni dei problemi della versione in legno, soltanto apparentemente più green.

E se la seconda versione ha guadagnato ulteriore resistenza e il conseguente raggiungimento di ancor più elevati livelli di sostenibilità ambientale ed economica (secondo le prime stime, in un anno sono stati risparmiati circa 70mila bancali di legno), è con la terza versione che sono stati inseriti tag RFID.

Al momento è in fase di test la quarta versione, GreenPallet 4.0, che oltre ai tag RFID disporrà di soluzioni IoT: l’uscita è prevista per quest’anno.

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