La terra cruda è un materiale antico, utilizzato in architettura sin dalla storia dell’umanità. Composto da argilla e inerti naturali, altro non è che terra impastata con acqua, lasciata essiccare all’aria sotto forma di mattoni, massetti e riempimenti, senza alcun bisogno di cottura o trattamenti particolari.

E proprio da questo materiale, prende origine TECLA: Technology and Clay, ovvero tecnologia ed argilla. Come unire i due concetti in un’unica invenzione? Con la stampa 3D.

Abbiamo già visto in precedenti articoli quante sempre più applicazioni si possono annoverare quando si parla di stampa 3D. Quella di cui parleremo oggi afferisce alla bio-edilizia. TECLA è infatti un habitat interamente stampata 3D, realizzato con più stampanti simultaneamente operanti, che utilizzano terra cruda, massimizzandone le prestazioni. Totalmente sostenibile, riciclabile, costruito con materiali a Km 0, completamente riutilizzabili, rappresenta un importante progetto di green economy.

 

 

Nato dalla collaborazione tra WASP, World’s Advanced Saving Project – azienda leader delle stampanti 3D di Massa Lombarda, e MC A (Mario Cucinella Architects), TECLA è il primo villaggio costituito da moduli abitativi indipendenti, costruito in pochi giorni.

Nel corso dell’anno passato, nasceva GAIA, la prima casa 3D in terra cruda: da qui WASP si è poi mossa per proseguire nella stessa direzione, sino a giungere alla stampa di un intero villaggio. Ispirato alle vespe vasaie, TECLA diventa così un intero habitat eco-sostenibile.

 

“Il completamento della struttura è un importante traguardo e dimostra come, grazie alla progettazione ed alle tecnologie impiegate, TECLA non sia più solo un’idea teorica ma possa costituire una risposta, reale e realizzabile, ai bisogni dell’abitare di oggi e del futuro, che può essere declinata in diversi contesti e latitudini”

Mario Cucinella, MC A e School of Sustainability (SOS)

 

Già dal 2012 WASP trae ispirazione, come accennato, dalle vespe vasaie per lo sviluppo di processi di costruzione basati sull’economia circolare e la fabbricazione digitale: dalla prossima primavera 2021 sarà disponibile sul mercato Crane WASP, il primo sistema multi-stampante in grado di realizzare abitazioni stampate 3D in pochissimo tempo e con altissimi livelli di sostenibilità. Risparmio di risorse naturali, riduzione degli sprechi ma anche minimizzazione nell’impiego delle risorse umane: il processo di costruzione è ottimizzato e replicato per mezzo del Maker Economy Starter Kit, un sistema composto da molteplici stampanti e da un sistema di prelievo, miscelazione e pompaggio della materia prima, la terra.

 

 

Qualche numero, per dare un’idea dell’elevato livello di sostenibilità che TECLA può consentire: 200 ore di stampa, 7.000 codici macchina (G-cde), 350 strati da 12mm, 150 km di estrusione, 60 metri cubi di materiale, per un consumo medio inferiore a 6kW.

Ne deriva un inedito scenario architettonico che rivoluzionerà totalmente l’impatto ambientale dell’edilizia.

Il progetto TECLA ha preso avvio nel 2019; nella primavera 2021 sarà allestito e presentato al pubblico.

 

Il progetto è realizzato in partnership da WASP (ingegnerizzazione e costruzione con stampa 3D) e Mario Cucinella Architects (progettazione architettonica), con la collaborazione di SOS – School of Sustainability (research partner), Mapei (consulenza e fornitura dei materiali), Milan Ingegneria (consulenza strutturale), Capoferri (produzione ed ingegnerizzazione infissi), RiceHouse (consulenza e fornitura di bio-materiali), Frassinago (progettazione paesaggistica), Lucifero’s (progettazione illuminazione), Ariatta (consulente in materia di energia e comfort), Imola Legno (fornitura e consulenza soluzioni in legno), Primat • Terracruda® (fornitura pavimento terra cruda), Cefla (fornitura soluzioni elettriche), Studio legale Micera (assistenza Legale); con il patrocinio di Comune di Massa Lombarda; sponsorizzato da Ter Costruzioni

Previous articleInnovazioni in cardiologia: il rischio di infarto si combatte con l’AI
Next articleBioplastic Skin: del maiale (e non solo) non si butta via niente