Bisognerà aspettare fino al 4 luglio prima di scoprire il vincitore dell’European Inventor Award 2023, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a tema innovazione, istituito nel 2006 dall’EPO – European Patent Office. È certo però che tra i finalisti c’è anche Luca Rossettini, co-fondatore e CEO di D-Orbit, la prima Azienda ad offrire soluzioni di logistica e trasporto orbitale.
#inthenews – Luca Rossettini di D-Orbit, finalista tra gli inventori europei https://t.co/zuHNHfdZPZ @Startupbusiness
— D-Orbit (@D_Orbit) May 10, 2023
È grazie al brevetto depositato per D-Orbiter(D3)™ che la Società di Fino Mornasco, è riuscita a sbaragliare oltre 600 candidati: nel concreto, si parla di un dispositivo indipendente e intelligente, capace di gestire all’occorrenza il riposizionamento o la rimozione di un satellite in orbita, al fine di arginare le problematiche direttamente collegate ai detriti spaziali.
Ecco come Rossettini racconta l’importanza di questo brevetto:
Oggi, abbiamo centinaia di frammenti in orbita che rappresentano la principale minaccia per i satelliti. Non sappiamo dove siano. Quindi, ogni volta che si invia un satellite si fa una scommessa di non essere colpiti da nessuno di questi detriti. E si capisce che, se il numero di satelliti continua ad aumentare come ora, non si potrà continuare a scommettere, soprattutto se si desidera costruire un business nello Spazio…
A supporto concreto di ciò, ecco che l’ESA – Agenzia Spaziale Europea ha stimato che attorno all’orbita terrestre ci siano oggi in movimento più di 36.500 oggetti, contando solo quelli con un diametro superiore ai 10 centimetri. Tutti rifiuti spaziali nati da collisioni, esplosioni, incidenti tra satelliti. Basti pensare che dal 1957, ne sono stati inviati in orbita più di 15.000 unità…
Come si percepisce dalle parole di Rossettini, la “New Space Economy” è destinata a crescere ed entro il 2040 verranno investiti globalmente oltre un bilione di dollari. Anche l’Italia sta tenendo il passo in un Mercato dalla repentina evoluzione. Poco meno di un mese fa, ad esempio, è stato stipulato un accordo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il Programma IRIDE, avviato dal Governo con il supporto dell’ESA e dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra.
Nell’accordo c’è posto anche per D-Orbit, la quale fornirà un satellite SAR – “un sistema di telerilevamento radar coerente, attivo e microonde” – e ne seguirà il segmento delle operazioni di volo.
Siamo orgogliosi di questo contratto che si inserisce perfettamente nella nostra linea di business Satellite as a Service. [ … ] Le nostre collaborazioni con organizzazioni stimate come l’ASA e l’ASI hanno spianato la strada per la crescita della nostra Azienda, consentendoci di partecipare a iniziative di ricerca e sviluppo all’avanguardia…
– Stefano Antonelli, VP Business Development
Tra le altre soluzioni innovative proposte dalla Società comasca, spicca ION Satellite Carrier, un veicolo spaziale capace di trasportare più satelliti in orbita e di rilasciarli individualmente, riducendo i tempi di lancio totali fino all’85% e i costi fino al 40%.