Negli ultimi anni, l’attenzione in ricerca e sviluppo di Istituti ed Università Italiane si è spesso focalizzata sull’individuazione di specifiche soluzioni – rigorosamente tecnologiche – applicabili al settore agricoltura.

Il cambio generazionale all’interno delle Aziende, l’attenzione sempre maggiore del consumatore su provenienza e qualità del prodotto, le conseguenze dirette del cambiamento climatico sui raccolti, la necessità di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio, sono tutti aspetti che privilegiano l’accelerazione alla transizione digitale nel settore. 

Ad oggi, parlando nello specifico di tutti quegli investimenti legati direttamente all’attività sul campo agricolo, il settore rimane trainato da tecnologie che potremmo definire tradizionali, ovvero ancora legate direttamente alle macchine agricole – seppur afferenti al mondo dell’Internet of Thing. Giusto per avere qualche numero: solo l’8% degli investimenti è indirizzato a sistemi di monitoraggio da remoto delle coltivazioni, il 4% a soluzioni di mappatura del territorio, il 2% riguarda l’uso di robot per l’attività nel campo. 

Tutte queste ultime attività, sono oggetto continuo di sperimentazioni e perfezionamenti: alcuni esempi potete trovarli qui su Osservatorio Innovazione, passando dalla viticoltura di precisione, all’analisi remota real time delle piante di ulivo, sino alla messa a punto di strumenti capaci di prevedere l’evoluzione delle variazioni micro meteorologiche di un terreno o dei cambiamenti nelle condizioni fitosanitarie delle colture.

Quanto al territorio insubrico, Fernando Fiori, Presidente di Coldiretti Varese, ha recentemente parlato del come il settore agricolo italiano abbia bisogno di un approccio più moderno:

L’agricoltura di precisone è oramai sempre più ricercata dalle nuove generazioni, e in un futuro sempre più vicino, non si accontenterà più di satellitari sui trattori. [ … ]

La proroga per tre anni del programma Agricoltura 4.0 decisa nelle scorse settimane, risponde alle esigenze avanzate da Coldiretti per sostenere un settore che vale 450 milioni di euro e che può rappresentare un settore strategico per l’economia post Covid.

Il gruppo Coldiretti Varese, è da anni propenso all’utilizzo di nuove tecnologie nel settore, tanto che aveva già supportato la creazione dell’applicazione Demetra, un sistema integrato per la gestione online della propria Azienda agricola. Dati sullo stress idrico del terreno, informazioni meteorologiche accurate su temperature e rovesci, tutto direttamente via smartphone.

Le innovazioni tecnologiche offerte dall’agricoltura 4.0, spesso rischiano di non essere colte a causa dei ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane. Un pesante digital divide da colmare: nelle campagne le nuove tecnologie sono strumenti indispensabili per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire, dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti

Rimane tanto il lavoro da fare per diffondere capillarmente un nuovo modo di fare agricoltura.

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