Sempre maggiore è l’interesse dedicato al segmento della mobilità elettrica, trainato soprattutto oggi da una questione etica ed ambientale. Gli entusiasmi si placano però incontrando il più grosso limite di questa tecnologia: la durata delle batterie, che come sappiamo hanno un peso ed un ingombro non indifferente. Anche la sicurezza e lo smaltimento degli accumulatori agli ioni di litio presenta dei lati controversi. Da diversi anni, società private ed enti di ricerca, stanno quindi concentrando i loro investimenti nella ricerca di altre soluzioni e tecnologie.

Tra queste, spicca Volta Strucutural Energy. La Società fondata a fine 2020, “dedica” il suo nome al comasco Alessandro Volta, ideatore dell’elettroforo – uno strumento elettrostatico per accumulare cariche – e inventore della pila. Ma parliamo del loro prodotto: un “pannello sandwich” in materiale composito, in grado di immagazzinare energia elettrica attraverso reazioni elettrochimiche, basate sulla tecnologia degli ioni di alluminio. Non solo: possono e devono essere usate come struttura di ciò che viene alimentato.

In altre parole, sviluppano “batterie strutturali”, così chiamate in quanto in grado di immagazzinare energia e allo stesso tempo sorreggere l’oggetto, o in questo contesto, il veicolo.

Volta è nata dall’ambiziosa volontà dei fondatori di voler rivoluzionare il mondo dello stoccaggio dell’energia: i vantaggi d’applicazione nel mondo dell’automotive sono evidenti, ma è il settore aerospaziale quello che più sta scommettendo – e investito – su questa tipologia di “accumulatori senza massa”. Non a caso, a maggio 2022 la Start-Up si è aggiudicata due anni d’incubazione presso l’ESA-BIC “The European Space Agency Business Incubation Centre” di Torino, e sempre nello stesso periodo, ha partecipato alla Business Innovation Factory di Leonardo. Il Team – composto da Tommaso Randolfi, Gabriele Consiglio e Chiara Mirani, non a caso, si era conosciuto durante gli studi di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Milano.

A Maggio di quest’anno invece, Volta è stata proclamata vincitrice del Contest of Space Start-Ups”, iniziativa interamente dedicata alle tecnologie che potrebbero aiutare a plasmare il Futuro della presenza umana nel cosmo.

Il giro di finanziamenti ha poi continuato a crescere, così che oggi, la loro batteria è stata ingegnerizzata al punto da affacciarsi ai primi mercati di destinazione. Il prodotto, come già accennato, si presenta pannelliforme, con una densità paragonabile ai comuni materiali metallici, dallo spessore di pochi millimetri. A tal proposito, vi condividiamo qui un’interessante intervento di Tommaso Randolfi, CEO e co-fondatore, al Green & Blue Festival | Earth for All avuto luogo lo scorso giugno a Milano.

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