Abbiamo in precedenti articoli parlato dell’utilizzo dei droniun particolare focus sui promettenti risultati derivanti dall’introduzione in agricoltura per pratiche sempre più 4.0. A tal proposito parlammo anche della società comasca Aermatica3D recentemente ospite di Dronitaly 2021, dove ha visto la realizzazione di un intervento sul tema del monitoraggio ambientale da parte del suo General Manager Paolo Marras.

E proprio l’utilizzo dei droni per il monitoraggio ambientale è quanto in oggetto del Progetto che sarà a breve avviato nella Provincia di Varese. Più nel dettaglio, quella che verrà realizzata sarà un’indagine finalizzata alla mappatura degli scarichi nei fiumi Lambro e Olona. Un investimento da 150mila euro per realizzare una mappa georeferenziata dei corsi d’acqua mediante l’utilizzo dei droni.

L’idea del Progetto prende origine dal precedente BrianzaStream esteso poi in Seveso Stream. Partendo dunque dal tratto brianzolo del Fiume, si è deciso di proseguire lungo tutto il Seveso (primavera 2021) fino ad arrivare oggi al più ampio Progetto di estensione alla Provincia di Varese e all’intero territorio regionale.

Un Progetto sempre più ambizioso, frutto di un’intensa attività sperimentazione realizzata da BrianzAcque, che ha consentito di andare ad individuare circa 500 scarichi in 15 km di corso d’acqua (non tutti attivi, fortunatamente). Presentato in Regione è stato così dapprima esteso ad altri punti del Seveso grazie anche alla partecipazione di Regione Lombardia, l’agenzia Interregionale per il fiume Po, BrianzAcque, Como Acqua e il Gruppo CAP. Una fruttuosa collaborazione che ha cercato al meglio di combinare tecnologia, salute e sicurezza.

Più volte la tecnologia ha dato il suo contributo a migliorare la qualità dell’ambiente e della vita delle persone. Quello fluviale è un ecosistema fondamentale per la nostra sopravvivenza, troppo spesso messo in discussione dalle molteplici forme di inquinamento che lo caratterizzano. Con questo Progetto, grazie all’utilizzo dei droni si è potuto andare a caccia degli scarichi inquinanti fotografando dall’alto la situazione nei diversi punti del corso d’acqua. Seveso Stream ci rimanda al concetto di flusso d’acqua che una volta monitorato restituisce un insieme di dati ed elementi importanti per valutare lo stato delle acque

Queste le parole di Pietro Foroni, Assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia.

Non trascurabili le implicazioni per la sicurezza sul lavoro, considerando la ben più semplice raggiungibilità degli alvei dei fiumi da parte di un drone rispetto ad un operatore in carne ed ossa.

Un Progetto di concreta open innovation e di reciproco scambio tra operatori. Partito dalla Brianza, ha visto, come accennato, la sua estensione alle province di Milano e Como, cui seguirà ora Varese e l’intera Lombardia, con lo scopo di costruire un database geo-referenziato di tutti gli scarichi regionali, abusivi e non, andando a limitare le non trascurabili importanti ripercussioni che gli stessi scarichi esercitano sulle sempre più frequenti esondazioni e sugli allagamenti.

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